Amore di chi?
di e con Elisa Bottiglieri
scenografia Maria Paola Di Francesco
Con la collaborazione e le residenze de La Corte Ospitale di Rubiera e di Artisti 7607.
Lievito madre/ La madre dell’aceto/ Cuore di madre/ Istinto di madre/ La madre degli scemi è sempre incinta/ Madre perla/ Madre lingua/ Madre Teresa/ Madre di Dio/ Madre surrogata/ Madre adottiva/ Madre superiora/ Madre natura/ Madre single/ Una madre lo sa/ Madre patria/ Una patria lo sa?
Cosa spinge le madri, i genitori, a far il meglio possibile, a prendersi cura, a sacrificarsi, a costruire un futuro, dove si va perdendo, nel percorso che porta l’individuo dal suo piccolo nucleo familiare alla collettività?
Il ‘prendersi cura’ non è anche e soprattutto un fondamentale valore sociale?
Lo spettacolo è ambientato in uno stabilimento balneare. Qui viene trovato un bambino. Ma non è di nessuno, non si sa da dove provenga né di chi sia.
Si alternano diversi personaggi, donne per lo più, ognuna si relaziona con lui nella sua maniera, raccontando modi diversi, privati e insieme pubblici, di cosa possa essere questo prendersi cura.
La signora Adele obbligata dai figli a fare la nonna, la mamma palermitana di Marco e Lori che urla dalla mattina alla sera e non ha il tempo mai di fermarsi a pensare, la neo mamma che si sente incapace e forse tornasse indietro farebbe diversamente, Dimitri il bagnino che arriva da Paesi lontani e la sua mamma l’ha lasciata quando aveva quindici anni, giovani donne che si interrogano sul fare o meno dei figli oggi, a che età e perché.
Alcune tra sé e sé dicono l’indicibile, altre sono le nostre madri, le abbiamo tante volte viste attorno a noi, ci fanno sorridere, a volte, spesso, ci danno sui nervi.
La piccola comunità del bagno che emerge dal racconto si confronta infine per trovare una soluzione, l’esito sarà grottesco e insieme purtroppo attuale. Un racconto su di noi, sul nostro Paese, che sembra fermo a cinquant’anni fa, incapace di prendere delle posizioni e di assumersi davvero delle responsabilità.